When The Hogarth Press sent a newly printed copy of A Room of One’s Own to the French publisher of Woolf’s works, they replied that the book was too specific, and referred ‘too exclusively’ to English life matters to be of interest to the French public.
I couldn’t help laughing in reading this, since I couldn’t but think of the five events to which I have being invited to speak of A Room of One’s Own in the next few weeks in Italy, addressed to students, scholars and ‘common readers’ alike.
Next Sunday, November 10th, I’m holding a workshop on A Room of One’s Own inside Leggiamo, per piacere, a two-day festival aimed at promoting the love for books and for reading, and focused on two main targets: young people and women.
On the 25th and 26th of November, I’ll be in three different events in Cuneo, invited by the Equal Opportunities Office to discuss, as a Woolf scholar, on women’s role in conversation with Dr Sergio Soave, associate professor at the University of Turin .
On the 28th of November, I’ll be holding the first of my Research Project workshops on gender equality and Woolf for school students at Istituto Salesiani of Milan, invited by Dr Paolo Balconi (I’ll tell you more about this workshop in due time).
Above all, however, I couldn’t but think of my copy of A Room of One’s Own, ready for me to find any possible reference when I talk about the modernity and universality of this text. Not bad for a booklet dealing ‘exclusively’ with English life matters!
Un libro troppo specifico, o forse no…
Quanto la Hogarth Press spedì una copia fresca di stampa di Una stanza tutta per sé all’editore francese di Woolf, questi rispose che il libro era troppo specifico, e che si riferiva troppo esclusivamente a questioni legate alla vita inglese per essere interessante per un pubblico francese.
Leggendo questa lettera non ho potuto fare a meno di ridere, perché non ho potuto non pensare ai cinque eventi ai quali sono stata invitata a parlare di Una stanza tutta per sé nelle prossime settimane in Italia, rivolti a studenti, studiosi e ‘lettori comuni’.
La prossima domenica 10 novembre terrò un workshop su Una stanza tutta per sé all’interno di Leggiamo, per piacere, una festa di due giorni che ha lo scopo di promuovere l’amore per i libri e la lettura e che si concentra, in questa prima edizione, su giovani e donne.
Il 25 e il 26 novembre terrò tre diversi eventi nella provincia di Cuneo, su invito dell’Ufficio Pari Opportunità, per discutere da esperta di Woolf del ruolo delle donne in conversazione col professor Sergio Soave, dell’Università di Torino.
Il 28 novembre terrò invece il primo dei workshop sull’equità di genere e Woolf previsti dal mio progetto di ricerca e sarò all’Istituto Salesiani di Milano, invitata dal Prof Paolo Balconi (vi dirò di più di questi workshop più avanti).
Soprattutto, comunque, non ho potuto fare a meno di pensare alla mia copia di Una stanza tutta per sé, pronta per permettermi di trovare qualsiasi possibile riferimento quando parlo di attualità e universalità di questo testo. Non male per un libretto che tratta ‘esclusivamente’ di questioni di vita inglese.